Persone e Aziende che Fanno Grande l’Italia

Oggi non scrivo ne di finanza, ne di economia ne di pianificazione ne di banche ne di investimenti, nulla di tutto questo.

Voglio usare questo spazio semplicemente per donare anche a voi un episodio del quale sono stato testimone ieri mattina e che mi ha particolarmente commosso.

Non me ne vogliano i protagonisti ma ho deciso di fare nomi e cognomi.

Premetto, sono figlio di artigiani, i miei hanno un’azienda idraulica per l’esattezza e mi ha sempre colpito l’entusiasmo, la dedizione al lavoro e al prossimo, l’attenzione verso i clienti ed i dipendenti, lo spirito instancabile di mio padre che la mattina non vede l’ora di alzarsi e di andare in azienda ad organizzare lavoro, uomini e dipendenti, la soddisfazione di mio padre  nel vedere un lavoro finito e ben fatto prima ancora che pensare al mero tornaconto economico. A volte lo critico, ma per lui è davvero più importante che il cliente sia soddisfatto del lavoro fatto e che ne parli bene, poi se paga o non paga, questi sono dettagli. Beh personalmente e pragmaticamente non sono completamente d’accordo con questa view, ma questo non importa.

Ho fatto questa premessa, perché partendo da questo mio vissuto, ieri ho assistito ad un episodio che mi ha particolarmente commosso e soprattutto a un episodio che mi ha dato molto da un punto di vista umano. Ve lo voglio raccontare:

Ieri ero ad una riunione di lavoro assieme ad altri a Villafranca presso la Serpelloni Spa,

nel mentre eravamo in riunione un nonno con tanto di bastone e dal fare simpatico, che all’età di 86 anni   scorrazzava tra gli uffici dell’azienda, evidentemente era venuto presso quella che è stata la sua “Famiglia”  a salutare i suoi amici, colleghi di una vita, mi ha colpito vedere con quale ammirazione ed intensità ha bussato la porta della sala riunioni ed ha salutato il suo capo, mi ha commosso vedere il Dott. Serpelloni interrompersi e salutare con altrettanta ammirazione e rispetto il suo “Uomo” e poi sottolineare ai presenti l’età del nonno “capo-cantiere”  col quale evidentemente hanno condiviso anni di lavoro e  successi.

Questi trenta secondi di ieri mi hanno formato, sia come uomo ma anche come imprenditore più della lettura di mille libri o manuali, persone come mio padre, come il dott. Serpelloni e come il nonno “capo-cantiere” per umanità, professionalità, dedizione al lavoro ed attenzione al prossimo e ai collaboratori hanno fatto grande l’Italia e ogni persona o imprenditore che si rispetti dovrebbe metabolizzare questo loro modo di essere e di vivere l’Azienda.

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